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Comportamenti violenti

Il concetto di “ombra” di C. G. Jung chiarisce che tutti noi abbiamo parti inconsce, parti che trascuriamo e neghiamo. Tendiamo a identificarci con le parti socialmente desiderabili e cerchiamo di evitare il lato oscuro.

Per comportamenti violenti, qui, si intende un ventaglio di situazioni in cui il paziente è immerso in un campo relazionale caratterizzato dal bisogno di procurare un danno (fisico, psicologico o entrambi) o di minacciare la sicurezza di altre persone.

Come per altri disturbi relazionali, tali situazioni si verificano molto spesso in ambiti familiari e con un andamento progressivo, con una escalation di violenza insomma. Uno dei fenomeni più diffusi negli ultimi anni è lo Stalking: un intenzionale, malevolo e ripetuto seguire e molestare una persona. Talvolta un vecchio partner.

In terapia con pazienti stalker o offender il terapeuta si confronta su quali siano i bisogni e i traumi che spingono l’offender. Durante le sedute di terapia, paziente e terapeuta non lavorano insieme rimanendo su una polarità bene/male ma si focalizzano sulla possibilità del paziente di aumentare la propria consapevolezza dei propri lati migliori e di come in certi precisi momenti emerge il bisogno di agire violenza.

Per poter quindi agire sull’autocontrollo è necessario lavorare con il paziente su:

  • cosa lo fa andare in collera,
  • quali modalità di gestione della rabbia il paziente ha o è in grado di sviluppare,
  • quali sono le possibilità che il paziente ha di assumersi le proprie responsabilità e prendere le distanze dalla tensione presente nel campo,
  • qual è il grado di consapevolezza del paziente di quello che sta accadendo,
  • quali sono i gradi di libertà che il paziente ha per scegliere di agire in un modo piuttosto che in un altro in specifici momenti della propria vita.

Nella furia cieca, le cose accadono e vengono subite, ma se si ha consapevolezza di avere alcune scelte, si può sentire e agire in modo responsabile e più armonioso per sé e per chi è attorno; con la possibilità di prevenire ulteriori danni, lutti e sofferenze.