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Disturbi psicosomatici

Il sintomo è una contraddizione, un paradosso, poiché è un modo di esprimere la vitalità e allo stesso tempo di difendersi da essa; la manifestazione di "un problema" e insieme un tentativo di risolverlo.

Allo scopo di evitare una situazione critica o di evitare sensazioni sgradevoli l'essere umano ha sviluppato nel corso dell'evoluzione capacità ben sviluppate di ignorarle: si tratta di specifici e accurati processi corporei atti a negare le sensazioni corporee che segnalano la presenze di tali situazioni. Ad esempio per evitare la paura è necessario bloccare la micromotilità dei muscoli epigastrici e diminuire l'ampiezza del respiro e questo vale anche per altre attività del nostro corpo. Tutto ciò porta alla comparsa di un dolore fisico intermittente che con il passare del tempo si stabilizzerà in una tensione cronica.

La tensione cronica ha numerose conseguenze fisiologiche come, per esempio, alterazioni metaboliche nella parte del corpo corrispondente, aumento della secrezione di alcuni ormoni e diminuzione di altri, e molti altri processi medici. Qui avviene allora che la tensione cronica diventa manifestazione di un disturbo.

La Terapia con questo tipo di sofferenze si focalizza sulla costruzione, insieme al paziente, di una vera e propria "mappa" esperienziale della connessione tra il sintomo e il tipo di relazione interpersonale sostenendo il paziente:

  • nell'entrare in contatto con tutto il suo corpo,
  • nel ripercorrere il proprio contesto relazionale acquisendone maggiore consapevolezza,
  • nel riappropriarsi di quei desideri e sentimenti precedentemente relegati in una parte del corpo,
  • procedere gradualmente dal sintomo alla pienezza di una sana relazione con il mondo.