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Esistenze bipolari

Parlare di mania ed ipomania significa, nonostante varie eccezioni, definire delle esperienze come patologiche; mentre parlare di benessere, euforia ed eccitazione rischia di eliminare il rischio presente in tali situazioni. In questa sede si utilizzerà pertanto il termine “ipomania” per definire una gamma di esperienze che alludono ad adattamenti creativi, dell’essere umano, più o meno funzionali.

Lo stato ipomaniacale, qui inteso, può essere spiegato come un’esperienza di benessere il cui slancio rischia una vertiginosa caduta se il confine di contatto con il mondo e le relazioni circostanti non ha risorse corrispondenti allo stato d’animo in espansione.

L’esperienza maniacale è una reazione polare a quella depressiva e nelle esperienze bipolari esse sono legate in una relazione di tipo compensativo: è come se chi vive un’esperienza maniacale grave, estrema, portasse nell’ambiente tutta l’energia che è mancata in ripetute esperienze di irraggiungibilità dell’altro (che è alla base dell’esperienza depressiva); ma così facendo, in un eccesso di slancio, la persona potrebbe giungere ad irrompere in una temporalità percepita dall’ambiente come estranea all’esperienza umana.

Molto spesso l’alterazione del ritmo sonno-veglia è il principale segno del possibile ingresso nell’esperienza maniacale: molti dei parametri che definiscono la mania riguardano il rapporto del corpo con il mondo. Nelle forme maniacali più “patologiche” e portatrici di maggior sofferenza per la/il paziente, i ritmi biologici si perdono. In condizioni di aumentato benessere e nell’ipomaniacalità si verifica, inoltre, una sorta di riassestamento dei ritmi, simile a quanto ha luogo fisiologicamente nei cambi di stagione.

La psicoterapia con queste tipologie di sofferenze sarà incentrata su:

  • lo “stare con”: tessere, con il paziente e momento per momento, una trama e custodire memoria e senso del tempo;
  • il sostegno riguardante i ritmi biologici e sociali, la cura corporea e l’ambiente circostante;
  • il sostegno ai familiari;
  • chiarificare e rendere narrazione le tante esperienze relazionali intrappolate nella polarità fra impotenza e grandiosità.