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Alcuni tra i progetti più rilevanti svolti negli ultimi anni in Puglia riguardano alcune tematiche quali l'ambiente, l'arte (la musica specialmente), la natura e le loro correlazioni con il benessere psicologico; tra queste collaborazioni è possibile citare:

                        Nel Gioco Del Jazz - clicca QUI per scoprirne di più

                                  Marea - clicca QUI per saperne di più

        Associazione di Promozione Sociale GEA - clicca QUI per saperne di più

                           il percorso dei sensi - clicca QUI per saperne di più

Per comprendere l'importanza, per quanto riguarda la promozione del benessere, di questa attività psicologica può essere utile parlare brevemente della "teoria del campo" di Lewin.

Per esaminare il comportamento umano, Kurt Lewin cercò ispirazione nelle teorie che derivavano dalla relatività e dalla fisica quantistica scoprendo una teoria che poteva usare, la teoria del campo. Si concentrò allora sullo studio dei gruppi e i suoi studi crearono il precedente di quelle che sarebbero diventate la psicologia sociale e la psicologia organizzativa.

I suoi esperimenti erano focalizzati sulla psicologia dei gruppi, sulle dinamiche di cambiamento organizzativo e sulla leadership.

Nacque la teoria del campo

Ispirandosi alla teoria del campo della fisica, Kurt Lewin stabilì due condizioni di base per la teoria del campo in psicologia:

1. la prima è che il comportamento deve essere dedotto da un insieme di fatti coesistenti;
2. la seconda dice che quei fatti coesistenti hanno il carattere di un “campo dinamico”: lo stato di ciascuna delle parti del campo dipende da tutte le altre.

In definitiva, Lewin ipotizzò con molta lungimiranza confermata da successivi e più recenti studi che il comportamento deriva dai fatti e dagli eventi attuali e da come li percepisce il soggetto (Sulla cui percezione però giocano un ruolo importante eventi passati, cornice familiare, background genetico e naturalmente anche un certo pizzico di CASO).

I fatti sono interconnessi e formano un campo di forze dinamiche che può essere chiamato spazio vitale.

Lo spazio vitale, o campo psicologico di forza, diverrebbe l’ambiente che include la persona e la sua percezione della realtà prossima.

Si tratta in definitiva di uno spazio soggettivo che riflette il modo in cui guardiamo il mondo con le nostre aspirazioni, possibilità, paure, esperienze e aspettative. Inoltre questa zona ha alcuni limiti, stabiliti soprattutto dalle caratteristiche fisiche e sociali dell’ambiente.

Ne consegue che operare sull'ambiente ampliandone orizzonti e possibilità significa anche e soprattutto intervenire in quello che definisco il "benessere di comunità" e intervenire sull'individuo...sulle persone! (clicca QUI per leggerne di più)

Come racconta un prezioso articolo che può essere interamente consultato qui

"È l’immagine che la comunità locale ha di se stessa e del proprio territorio a definire l’uso che farà degli elementi materiali e immateriali di cui si dispone. Le culture territoriali definiscono i modi di rapportarsi a questi elementi, di utilizzare le risorse, prima ancora la possibilità di vederle"

Quindi: più è ricca di sfumature, di narrazioni, di colori...di Storia (e storie!) l'ambiente attorno a noi più è ricco il bagaglio di strumenti, per ciascun individuo in quella comunità, per affrontare le situazioni stressanti e potenzialmente dannose per il proprio benessere psico-fisico.

Un territorio martoriato, a livello sociale o ambientale o in entrambi i modi, diminuisce in maniera sensibile la qualità della vita con implicazioni serie dal punto di vista anche sanitario.

Nei progetti con cui collaboro, offrendo la mia consulenza psicologica, si cerca pertanto di interrogare l'ambiente, invece che di prescrivere, incoraggiando l’esplorazione di luoghi che attraverso la propria esistenza tracciano dei percorsi per comprendere meglio gli avvenimenti, i cambiamenti sociali e i mutamenti della nostra società.

In particolare presento le ultime due progettualità che si stanno realizzando nel territorio di Bari, attraverso bandi del Comune di Bari, ed entrambi realizzati grazie all'Associazione Nel Gioco Del Jazz e la sua rete di partner:

• il progetto URBIS "La Conoscenza della Cultura" - clicca QUI per leggerne di più
• il progetto ARENE CULTURALI "Jazz a San Marco" - clicca QUI per leggerne di più

In questi percorsi ovviamente la Musica, in particolar modo il Jazz, svolge un ruolo chiave per quanto riguarda la creazione di esperienze sensoriali ed emozionali.

Su questo punto il lavoro dell'Associazione Nel Gioco Del Jazz si sta rivelando estremamente interessante!

Succede anche, sempre all'interno della stessa linea progettuale, che si decida di utilizzare location suggestive per rassegne e concerti permettendo quindi una esplorazione del luogo scelto anche mediante la musica che lo attraversa:

per esempio:

In questo evento, noterete che il luogo in questione sono "Le Grotte di Castellana"; luogo splendido e peraltro già attraversato da un'operazione del genere grazie a "Hell in The Cave" (clicca QUI per saperne di più): un calendario di spettacoli che rappresenta un patrimonio di esperienze unico a livello mondiale.

Con l'associazione "Nel Gioco Del Jazz" sono già attive molte altre progettualità che vedranno il territorio come cornice esperienziale per eventi artistici e musicali. Per rimanere informati su questo e su tanto altro basta visionare il sito (QUI) o seguire la pagina Facebook dell'Associazione (QUI): troverete tutti gli appuntamenti che ogni anno costellano il ricco calendario culturale dell'associazione come il seguente...

Quali effetti benefici psicologici possono derivare da questa applicazione delle competenze psicologiche?

Ne scrivevo QUI e QUI ma in sostanza il luogo, specie se significativo per la sua collocazione o per il suo background, funge da "cassa di risonanza emozionale" attivando molto più del normale i circuiti neurofisiologici legati alle EMOZIONI; questo comporta la possibilità di vivere diversi stati emozionali attraverso un passaggio fluido e ciò permette di minimizzare blocchi all'esperienza come l'ansia, la depressione o il panico. Su questo tema ne ho scritto più approfonditamente QUI.

In definitiva lavorare e promuovere benessere psico-fisico significa quindi OCCUPARSI DI AMBIENTE E TERRITORIO e del suo rapporto storico e sociale con la comunità di riferimento. Promuovere progetti di cooperazione sociale in questo senso, oltre a rappresentare un vantaggio per la collettività, diventa anche un valido strumento in psicoterapia individuale per problematiche di vario tipo.

Se cerchi uno Psicologo a Bari o in Salento (Alezio - Gallipoli Lecce) e vuoi contattarmi o chiedere un consulto basta cliccare QUI o chiamare il 3462394173

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